(Sanniopress) – Diceva Ghandi: “Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare”. Ed io, lo ammetto, ho sbagliato in quanto ho scritto che le uniche voci a levarsi per denunciare che la delibera di Giunta Regionale n. 91 del 6 marzo 2012 sostanzialmente individua il Sannio e l’Irpinia come possibili aree dove realizzare i termovalorizzatori erano state quelle della giornalista Erika Farese, del Codisam e del sindaco di Benevento, Fausto Pepe.
In realtà, ho dimenticato che è stato l’esponente di “Noi Sud”, Luigi Bocchino, il primo a denunciare che “se ad una prima lettura la delibera non desta sospetto, basta poi guardare la tavola di sintesi per scoprire il cavallo di Troia che vi si annida” (Gazzetta di Benevento – http://gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato.php?Id=43459.
Faccio, quindi, ammenda e ne approfitto per rimediare anche ad un’altra imprecisione contenuta nell’inchiesta riguardante i pozzi petroliferi di Cerreto e Morcone in quanto ho scritto che la funzione di decantazione della miscela di ritorno dalla perforazione “sembra venisse assolta proprio dal laghetto”. In realtà, il bacino artificiale d’acqua di Località Parata è stato realizzato in epoca successiva alle trivellazioni proprio nei luoghi in cui avveniva la decantazione.
Purtroppo, il mio errore ha indotto oggi il collega di un quotidiano (che ha trascritto molti passaggi della mia inchiesta senza, peraltro, citare la fonte) a scrivere: “Il dubbio è che lo stesso laghetto presente nella zona sia servito come filtro e che, quindi, le acque siano state pesantemente inquinate”. Me ne scuso anche con lui…
Perciò scongiuro tutti, pur richiedendo ogni accertamento sul caso, di essere cauti e molto ma molto attenti su questi argomenti. Ora per i tuoi lettori che non hanno letto questa precisazione e per i lettori del superficiale e, a quanto pare, plagiatore giornalista di Otto Pagine anche il laghetto in località Parata di Cerreto è “ufficialmente” diventato, senza alcuna prova, “pesantemente inquinato”…e Cerreto ci rimette.